Brooks allarga nuovamente la famiglia delle sue Max con l’arrivo della nuova Ghost Max 2, seconda edizione di una scarpa da corsa che lo scorso anno era stata tra le migliori novità del brand. La Ghost Max aveva arricchito il catalogo di Brooks per rispondere ai gusti e alle esigenze dei runner che vanno a caccia di scarpe molto ammortizzate, confortevoli, ma anche reattive.
Ora arriva la Ghost Max 2, le compagne ideali di chi corre molto e predilige morbidezza e comfort. Ottime anche per camminare, per chi corre a ritmi lenti o magari alterna running e walking. Soffici a tal punto da diventare delle specie di scarpe da recupero al di fuori degli allenamenti. Vediamole nel dettaglio.
Le novità delle Brooks Ghost Max 2 sono tutte nell’intersuola
“Con tutta la nostra ammortizzazione morbida e leggera, la forma curvilinea che promuove attivamente transizioni fluide dall’impatto con il terreno allo stacco e una base ampia per una maggiore stabilità”, dicono da Brooks. Le Ghost Max 2 hanno un’intersuola spessa 39 mm nel posteriore e 33 nell’anteriore, per un drop 6 che è abbastanza “rilassato”: spessore importante, effettivamente molto Max (non cambia dalla scorsa versione), che però non rinuncia allo spunto.
Questo perché la mescola utilizzata è nuova e più reattiva: è il Dna Loft V3 con nitroinfusione, che accompagna il passo del runner, protegge le articolazioni e il piede in fase di appoggio e dona il giusto spunto per la falcata successiva (questo an che grazie al GlideRoll Rocker, cioè alla forma curva e “appuntita” della scarpa). La pianta larga e le pareti rialzate della struttura dell’intersuola sono pensate per dare ancora più stabilità e sicurezza durante gli allenamenti.
Tomaia e suola: parola d’ordine, comodità
La suola non è stata particolarmente rivista rispetto alla prima versione di Ghost Max. Stesso discorso per la tomaia in mesh traspirante, simile a quello dell’edizione precedente che già era molto buona per vestibilità e traspirabilità.
Le colorazioni di questa seconda edizione di Ghost Max sono state riviste e implementate: in catalogo ci sono diversi colori, nei modelli da uomo e da donna, che rendono questa scarpa da corsa, per quanto detto sopra, una comodissima sneaker da indossare anche nella vita quotidiana.
A chi consigliamo Ghost Max 2
I fan della prima Ghost Max possono esultare. Questo modello è sicuramente migliorato e ha una struttura ugualmente comoda e decisamente più reattiva. Si possono utilizzare le Ghost Max 2 per gli allenamenti quotidiani, per le corse lente e brevi, per quelle lunghe in cui serve quasi “dimenticarsi” delle scarpe.
Per i runner più pesanti e per quelli con un minimo difetto di pronazione queste scarpe offrono comodità e comfort. La calzata larga sul mesopiede consente di distribuire meglio il peso e di lavorare di più con le dita in fase di appoggio ma anche di spinta.