di Rosario Palazzolo
Quante sono le scarpe che portano il nome del loro inventore. Io ne conosco solamente una ed è la Asics Gel Kayano, creata dal designer Toshikazu Kayano, ormai 31 anni fa, con l’obiettivo di dare una risposta importante a tutti quei runner che soffrono di eccesso di pronazione e che necessitano di più stabilità. Il suo progetto, che sino da allora era stato preceduto solamente da un’altra esperienza fatta da Brooks Running, ha fatto scuola dando vita a una vera e propria categoria di scarpe nota come “antipronazione” o “massimo controllo”. Un fenomeno che ha tenuto banco per decenni e che solo recentemente è stato messo da parte grazie ai nuovi sviluppi delle scienze biomeccaniche e delle tecnologie che hanno imposto sul mercato nuovi concetti di “stabilità” meno invasivi e più naturali.
Nella trentesima edizione della Gel Kayano, anche Asics aveva introdotto una radicale innovazione in ogni ambito del prodotto eliminando la “classica rigidità” dei prodotti antipronazione più tradizionali e favorendo una corsa stabile, ma più naturale.
Una rivoluzione che è stata subito salutata con un grande successo perché Kayano, che pure rimane una calzatura pensata per chi cerca un prodotto capace di sostenere il piede, ha trovato nuovi fans anche tra i runner neutri che prediligono il comfort e la protezione.
Asics Gel Kayano 31, cosa c’è di nuovo
Con l’edizione della Gel Kayano 31, Asics ha voluto consolidare il successo del suo predecessore apportando solo alcuni aggiornamenti alla tomaia e alla suola, mentre la costruzione dell’intersuola è in linea con il modello precedente. A cominciare dalla tecnologia “4D Guidance System”. Al contrario di quanto accadeva in passato, quando l’antipronazione consisteva nell’inserimento di un elemento rigido nella zona tallonare dell’intersuola, in questo modello il sistema di stabilizzazione è realizzato con un materiale più morbido rispetto alla schiuma ammortizzante circostante. È anche più reattivo, il che significa che si espande più rapidamente dopo essere stato compresso durante il passo. Questa espansione accelerata e contrasta l’eccessiva deformazione durante il movimento di pronazione e offre stabilità ai corridori i cui archi plantari affondano maggiormente.
Asics Gel Kayano 31, l’intersuola
La piattaforma dell’interusola è realizzata in schiuma “FF Blast Plus Eco”, un materiale molto ammortizzante morbido, ma non estremamente cuscinoso (i piedi non affondano nella scarpa). Nella zona tallonare rimane un cuscinetto GEL che contribuisce a dissipare le vibrazioni dell’impatto nel momento di appoggio. Un cuscinetto che, già dalla passata edizione, non è più visibile dall’esterno. Una suola piuttosto massiccia, che richiama quella della Nimbus, ma che nel caso della Kayano sale sui fianchi per avvolgere il piede e rendere la calzata ancora più precisa e stabile. Il piede di fatto si trova protetto all’interno di una conchiglia. L’intersuola è molto larga, soprattutto sul mesopiede, ma è anche spessa 39 millimetri nell’area tallonare e 29 millimetri nell’avampiede, per un drop di 10 mm.
Asics Gel Kayano 31, la tomaia
La tomaia è stata rivista e ora appare più traspirante e confortevole. Quando la si indossa, la scarpa avvolge saldamente il piede senza stringere, anche grazie al collarino avvolgente. La zona del tallone è molto morbida e, soprattutto, generosamente imbottita all’interno. Anche la linguetta e l’allacciatura sono stati disegnati per garantire il massimo comfort al collo del piede. Un morbido anello sul tallone ha lo scopo di facilitare la calzata.
Asics Gel Kayano 31, la suola
La suola utilizza il nuovo materiale “Hybrid Asics Grip”, che al tatto è un pizzico più morbido e “appiccicoso” rispetto alla precedente versione. Ciuò non sembra influire sulla durabilità della suola che dopo una cinquantina di chilometir percorsi appare ancora come nuova.
Asics Gel Kayano 31, a chi la consigliamo
Chi conosce Kayano sa benissimo che si tratta di una calzatura premium, ossia di una scarpa che – anche visto il prezzo – si colloca ai livelli più alti di qualità dal punto di vista qualitativo. Ciò lo si percepisce subito indossando la scarpa che calza come un guanto. Rispetto al passato, quando il rigido inserto antipronazione poteva rappresentare una limitazione del comfort, il nuovo “4D Guidance System” praticamente non si percepisce. Per questo, più che parlare di una scarpa antipronazione dobbiamo parlare di una scarpa “adattiva”, ossia di un modello neutro che però e capace di fornire più stabilità nel momento in cui la meccanica di corsa lo rende necessario. Dunque, si adatta molto bene sia ai runner neutri che ai pronatori lievi ed è perfetta per i runner più pesanti che cercano una scarpa strutturata. Detto questo, è chiaro che una scarpa di queste dimensioni e con una simile ammortizzazione è pensata per le corse ai ritmi più lenti e tranquilli. Indicata per l’allenamento quotidiano e per le corse su tutte le distanze.