La storia della Nike InfinityRN 4 GORE-TEX inizia con la Nike React Infinity Run, che era nata nel 2019 ed aveva subito conquistato il mercato (soprattutto tra i giovani) per la semplicità e per una promessa: avrebbe aiutato a ridurre gli infortuni.
In realtà non è dato dire quanto quella promessa sia stata mantenuta da Nike, che pure aveva studiato le React Infinity in modo da ridurre il più possibile l’impatto della corsa su muscoli e articolazioni, tuttavia, a quasi cinque anni da quello storico lancio, questa scarpa è ancora sul mercato ed anzi si ripresenta con una formula completamente nuova, più ammortizzata rispetto al passato, e in questo caso con la membrana idrorepellente firmata da Gore-Tex.
Nike InfinityRN 4 GORE-TEX, cosa c’è di nuovo
La React Infinity ha subito una riprogettazione piuttosto sostanziale rispetto alla vecchia. Una scarpa stabile e neutra con molta ammortizzazione: è progettata principalmente per le corse facili di tutti i giorni e si adatta bene ai nuovi runner che cercano un modello versatile per l’uso quotidiano.
Nike ha concentrato in questo prodotto tutte le sue tecnologie e le scelte volte a garantire che il processo di produzione produca la minore impronta di carbonio possibile. A cominciare dalla costruzione di una nuova intersuola in schiuma ReactX che della precedente porta praticamente solo il nome, perché il materiale è sorprendentemente diverso.
L’intersuola della InfinityRN 4 GORE-TEX
A vantarsi dei pregi di questa nuova schiuma (un tempo l’avremmo chiamata mescola) è la stessa casa americana dello swoosh che la definisce “una prodezza dell’ingegneria delle prestazioni sportive”. Sottoponendo il materiale a un processo di stampaggio a iniezione, anziché a compressione, si ottiene una schiuma più efficiente dal punto di vista energetico, ma senza creare una maggiore impronta di carbonio.
Nike sostiene che l’impronta di carbonio è ridotta fino al 43%. In poche e semplici parole, la schiuma viene “gonfiata” e non compressa, in modo da ottenere gli stessi volumi con meno materiali e da avere una maggiore risposta in termini di ammortizzazione e reattività. Il drop, ossia la differenza di spessore dell’intersuola tra punta e tallone) rimane di 9 mm.
A rendere questa piattaforma più performante è anche il suo disegno rocker (ossia arrotondato verso l’alto nella parte anteriore) che favorisce una rullata più fluida e rapida. Ciò la rende adatta sia alle corse più facili che a quelle su ritmi più sostenuti.
Presenta inoltre una nuova suola waffle, alla quale è stata aggiunta un po’ più di gomma per garantire trazione e aderenza durevoli.
Nike InfinityRN 4 GORE-TEX: la tomaia
Anche la tomaia non poteva esimersi dallo strizzare l’occhio alla sostenibilità, ovviamente. Il nuovo tessuto Nike Flyknit riduce del 60% lo scarto di produzione che si avrebbe nelle operazioni di taglio di mesh tradizionali. Inoltre, questa rete molto aderente rende il design più moderno e traspirante oltre che confortevole per il piede grazie anche a un puntale più spazioso.
C’è la membrana protettiva Gore-Tex per sfidare la pioggia e il maltempo e correre in ogni condizione, tenendo il piede il più possibile asciutto.
InfinityRN 4 GORE-TEX, a chi la consigliamo
Nike React Infinity 4 è una scarpa da allenamento quotidiano che in questa edizione si presta ancora di più al lavoro quotidiano e alle lunghe corse. Dai principianti in cerca di maggiore protezione e sicurezza ai corridori più esperti che non sono troppo pesanti e cercano una protezione con una schiuma confortevole e duratura.
Rispetto alle super ammortizzate come Nike Invincible, Asics Nimbus o Brooks Glycerin, questa scarpa rimane un passo indietro, tuttavia si distingue per la sua brillantezza.
Attenzione nella scelta della taglia. Il puntale è molto basso e arrotondato. Valutate l’acquisto di almeno mezza taglia in più per non avere la sensazione di calzata troppo stretta e di sfregamento sulle unghia.