Nike ha creato Alphafly per la maratona, Vaporfly per gare dalle 10 km alla maratona e Streakfly, il modello ultraleggero, per gli allenamenti più veloci e le corse su strada per brevi distanze, fino ai 10 chilometri.
Rispetto alle prime due, ha un profilo più basso per ridurre al minimo il peso (171 g nella taglia US 9), per consentire all’atleta di sfruttare al massimo flessibilità e reattività restando più tempo a contatto col suolo. In ultimo luogo, ma non meno importante, la Streakfly non ha la piastra in carbonio.
Nike Streakfly, l’intersuola
L’intersuola utilizza la stessa schiuma ZoomX, la mescola super reattiva e ammortizzata che si trova nelle scarpe da gara in carbonio di Nike. Come già anticipato, la Streakfly non ha una piastra in carbonio, bensì una piastra in Pebax che fornisce la sensazione di stabilità mentre ci si sente proiettati in avanti.
Con un drop di soli 6 mm (32mm nel tallone e di 26mm nell’avampiede ), offre una sensazione di leggera e propulsiva con un buon ritorno di energia mantenendo comunque una discreta ammortizzazione, quanto basta essendo una scarpa ideata per percorrere più velocemente possibile brevi distanze.
Nike Streakfly, la tomaia
La tomaia è in mesh ultrasottile, aderente e traspirante che, nonostante la sua leggerezza, offre sostegno al piede tenendolo ben saldo grazie alla sua calzata versatile e adatta ad ogni forma del piede. Nell’avampiede lo spazio è abbondante e il piede non è mai costretto (adatta anche ai runners dalla pianta larga del piede). Si consiglia la solita taglia.
La linguetta è sottile e fissata a metà dei lacci e presenta due cuscinetti isolanti per evitare fastidiosi sfregamenti sul collo del piede. Il sistema di allacciatura è decentrato e i lacci sono piatti e zigrinati per far sì che non si slaccino durante la gara, proprio come nelle Nike Vaporfly. Il colletto sul retro è flessibile e imbottito all’interno con un cuscinetto anatomico che dona comfort al tallone. La soletta interna, come la maggior parte delle scarpe da gara, non è removibile.
Nike Streakfly, la suola
La suola è realizzata con mescola in gomma morbida in avampiede che garantisce una migliore aderenza, sebbene sul bagnato e sugli sterrati perda un po’ di grip. La suola è abbastanza minimalista per mantenere basso il peso e la copertura in gomma nell’avampiede con nervature profonde che forniscono una discreta trazione quando si alzano i ritmi.
Unico neo di una costruzione creata in questa maniera per favorire le performances può essere l’usura fin troppo rapida per via della gomma morbida utilizzata e della sua minima quantità minima.
Nike Streakfly, a chi la consigliamo
La Nike Streakfly è una scelta eccellente per chi cerca una scarpa da corsa leggera e reattiva per gare fino ai 10km e allenamenti di velocità, ma potrebbe non offrire il supporto necessario per maratone o allenamenti su lunghe distanze. La combinazione di peso ridotto, schiuma ZoomX e buona trazione la rendono una delle migliori opzioni per chi punta a migliorare le proprie prestazioni in gara, soprattutto per atleti con peso inferiore ai 75 kg e di appoggio neutro.
L’assenza della piastra in carbonio renderà la scarpa ancora più flessibile e permetterà al piede di lavorare meglio.